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(it) Brazil, Capixaba, FACA: Onoriamo Octavio Alberola con la lotta e la rivoluzione! (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]

Date Fri, 5 Sep 2025 07:35:51 +0300


Compagni, la morte del compagno Octavio Alberola (1928-2025) non è solo la scomparsa di un attivista di lunga data, ma un appello all'azione per la nostra generazione. La sua eredità ci insegna che l'anarchismo non è una teoria morta, ma una pratica incendiaria contro il capitale e lo Stato. Dalle strade di San Sebastián alle prigioni francesi, Alberola ha dimostrato che l'etica libertaria si costruisce attraverso la lotta diretta e senza compromessi. Oggi, quando il fascismo riemerge travestito da democrazia, quando l'imperialismo schiaccia Gaza, quando lo Stato brasiliano massacra le favelas e il capitale cinese schiavizza i lavoratori, c'è una sola risposta possibile: organizzazione, ribellione e azione. La memoria del nostro compagno non viene onorata con discorsi, ma con il fuoco rivoluzionario nelle nostre vene!

Alberola ci ha lasciato una lezione chiara: l'anarchismo che non affronta il potere è tradimento. Non esitò ad attaccare Franco, a rapire fascisti o a sfidare le prigioni perché sapeva che la libertà non è negoziabile. Mentre i riformisti invocano la "pazienza storica" e i partiti di sinistra burocratizzano la rivolta, noi anarchici dobbiamo radicalizzare le strade. Che si tratti delle occupazioni greche contro l'austerità, delle rivolte popolari in Brasile, degli scioperi selvaggi in Cina o della resistenza palestinese, il nostro compito è smantellare lo Stato ovunque esso sorga. Alberola non si tirò indietro dalla lotta, e nemmeno noi possiamo farlo!

La storia non perdonerà i codardi. Il capitalismo avanza con genocidi, ecocidi e precarietà globale, e solo l'azione diretta può fermarlo. Alberola sapeva che esplosivi simbolici, scioperi generali e solidarietà internazionale erano armi più potenti dei voti o delle petizioni. In Brasile, dove regnano milizie e grandi proprietari terrieri, in Grecia dove la polizia picchia gli immigrati, in Cina dove i sindacati sono illegali e a Gaza dove il sionismo pratica la pulizia etnica, la risposta è la stessa: autogestione, mutuo soccorso e insurrezione. Non esiste una "transizione pacifica" possibile, solo rottura!

Il riformismo è la morte della rivoluzione. Alberola rifiutò la "Riconciliazione Nazionale" spagnola perché capì che i patti con lo Stato sono sconfitte. Oggi, quando i falsi di sinistra ci chiedono di fidarci dei governi "progressisti", dobbiamo ricordare: Lula ha imprigionato gli anarchici, Syriza ha consegnato la Grecia alle banche e in Cina il PCC schiaccia ogni dissenso. La nostra lotta è contro ogni potere, senza illusioni. Numerosi esempi storici indicano la via: autodifesa, orizzontalità e internazionalismo. Alberola vive in queste lotte!

Compagni, il XXI secolo sarà anarchico o non sarà. Octavio Alberola se n'è andato, ma il suo spirito accende ogni occupazione, ogni barricata, ogni gesto di ribellione. Lo onoreremo non con candele, ma con polvere da sparo. Non con lamenti, ma con l'organizzazione popolare nei quartieri, nelle fabbriche, nei campi. Dal Brasile alla Palestina, innalziamo la bandiera nera e rossa della rivoluzione sociale. Come Alberola ha gridato fino alla fine: "Non Dio, non il Padrone, non lo Stato!". La lotta continua e la vittoria sarà nostra!

Liberto Herrera.

https://federacaocapixaba.noblogs.org/post/2025/08/01/honremos-octavio-alberola-com-luta-e-revolucao/
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