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(it) Italy, FAI, Umanita Nova #16-25 - Antimilitarismo sempre. Fermiamo il riarmo. Smantelliamo gli eserciti. (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]
Date
Tue, 1 Jul 2025 07:22:02 +0300
Il mondo precipita sempre più nella devastazione della guerra. Gli stati
dell'Unione Europea hanno avviato piani di riarmo per dotarsi di mezzi
pesanti, armamenti e scorte di munizioni. In parallelo si preparano ad
aumentare le file degli eserciti, cercando di arruolare le giovani
generazioni propagandando l'ideologia militarista nelle scuole e nella
società, presentando la carriera militare come una alternativa alla
disoccupazione e alla precarietà, reintroducendo il servizio militare
nei paesi in cui era stato abolito o sospeso.
Ad inizio maggio lo stato di Israele ha avviato una nuova fase della
guerra genocida su Gaza, che ha come obiettivi dichiarati la
deportazione di massa e l'occupazione, mentre si inasprisce la morsa
militare sulla Cisgiordania. In quegli stessi giorni il conflitto
esploso tra India e Pakistan ha portato allo scontro diretto tra due
stati nucleari. Il governo nazionalista, autoritario e razzista di Modi
ha il sostegno, oltre che degli USA, anche dell'Italia che intrattiene
con l'India un commercio di armi di cui profittano i padroni
dell'industria bellica.
Intanto, nonostante la retorica dei governanti, continua da oltre tre
anni il massacro della guerra russo-ucraina. L'Italia è parte di questo
conflitto schierando truppe, mezzi ed aerei in Europa orientale. Il
governo italiano ha confermato recentemente queste missioni, disponendo
anche un importante contingente militare per l'intervento rapido, pronto
a essere impiegato a discrezione dell'esecutivo.
L'aumento delle spese militari a livello globale avrà un impatto sul
mercato finanziario e provocherà la rarefazione dei capitali disponibili
per le cosiddette politiche di sviluppo nei paesi più poveri, creerà
inoltre una crisi debitoria che darà gravissime conseguenze,
determinando tagli ai servizi e ai salari. Anche i fondi pensione
investono nell'industria delle armi, ciò è un chiaro esempio
dell'impatto che tutto questo ha sulle nostre vite.
I servizi di intelligence di vari paesi europei continuano a lanciare
l'allarme di un attacco della Russia all'UE entro il 2030. Questi
annunci contribuiscono in maniera significativa ad abituarci alla
prospettiva della guerra, per far accettare più facilmente alle classi
popolari i tagli conseguenti all'aumento delle spese militari.
Di fronte all'escalation bellica occorre moltiplicare l'impegno
antimilitarista, contro tutti gli eserciti, contro l'industria bellica,
contro tutti gli imperialismi e i nazionalismi. In questa prospettiva è
importante rafforzare le reti di solidarietà attiva a livello
internazionale, e sostenere chi, su ogni fronte, diserta o comunque
rifiuta di partecipare ai massacri.
Nelle prossime settimane sarà importante partecipare allo spezzone
libertario della manifestazione del 31 maggio a La Spezia contro
l'industria bellica, e promuovere iniziative antimilitariste in tutti i
territori, a cominciare dalla giornata di lotta del 2 giugno lanciata
dall'Assemblea Antimilitarista e dalle giornate d'azione contro la NATO
lanciate dall'IFA dal 24 al 26 giugno in contemporanea con il vertice
della NATO all'Aia.
I compagni e le compagne della FAI riunit* in convegno nazionale a
Massenzatico
A seguire appello IFA
Il vertice della NATO del 2025 si terrà al Forum Mondiale dell'Aia, nei
Paesi Bassi, dal 24 al 26 giugno. Mentre la macchina da guerra raduna
migliaia di delegati dai suoi 32 Stati membri per orchestrare la
prossima grande ondata di espansione militare, non possiamo restare in
silenzio. Dobbiamo innalzare una bandiera di sfida e resistenza. La NATO
non esiste per proteggerci. Serve gli interessi degli stati, delle
corporazioni e dei pochi a spese dei molti.
Lo Stato e la NATO, o qualsiasi altra alleanza militare multinazionale,
non ci portano la sicurezza, ci portano il controllo cercando solo la
nostra obbedienza, la nostra conformità e la nostra capitolazione. Che
si tratti dell'endemica violenza della polizia nelle nostre comunità o
dei campi di battaglia insanguinati dell'Ucraina e degli oceani di
rovine di Gaza, abbiamo un unico nemico: il capitalismo e lo stato.
Sin dalla sua nascita nel 1947, la NATO ha agito solo come esecutrice
della violenza imperialista, strumento di repressione e motore di
guerra. Non protegge la pace. È il nostro nemico di classe e una
minaccia diretta alla vita e al benessere di ognuno di noi. La nostra
lotta non è tra le nazioni, è contro la classe dominante a cui tutt*
resistiamo. Questo continua a essere vero, anche durante la brutale
realtà della guerra. Con il pretesto della sicurezza europea e
nazionale, i governi della NATO stanno incanalando miliardi nei bilanci
militari, tagliando i servizi sociali vitali.
Mentre costruiscono eserciti, ci lasciano a combattere per la
sopravvivenza. Impongono l'austerità mentre accumulano risorse per la
guerra. Loro costruiscono eserciti mentre noi lottiamo per l'assistenza
sanitaria, la casa e la dignità di base. Li osserviamo ogni giorno
mentre si rivolgono sempre più alle prossime generazioni e le preparano
a prendere le armi, private di ogni opportunità, non vedendo altra
scelta che arruolarsi per diventare carne da cannone in conflitti non
creati da loro, vendute all'avventura, alla falsa fraternità e al
patriottismo. Quando i coscritti ritornano, mutilati e spezzati, vengono
messi da parte, utili solo come simboli per vuote parate. Nei loro
paramenti militari, mostrano alla luce del giorno che la propaganda non
finisce mai.
Facciamo appello a* anarchic*, a* antiautoritar* e a tutt* coloro che si
oppongono alla guerra a riunirsi, a organizzarsi e a resistere al
militarismo. La NATO e i suoi signori della guerra si incontreranno, ma
lo faremo anche noi. Scenderemo in strada. Disturberemo le loro
dimostrazioni di potere. Creeremo reti di solidarietà e ci opporremo
direttamente alle loro guerre, alla loro polizia militarizzata e alla
loro repressione dei nostri movimenti. Noi anarchic* lottiamo per un
mondo senza frontiere, senza stati e senza eserciti che sostengono il
loro dominio.
Facciamo appello alla solidarietà internazionale contro la NATO e ogni
manifestazione di oppressione militarizzata, che si tratti
dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO),
dell'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO), della
Peninsula Shield Force (PSF), dell'Alleanza degli Stati del Sahel (AES),
del Piano ReArm Europe 2030 o di qualsiasi altro patto o esercito
cosiddetto di "sicurezza collettiva". In ogni caso, servono allo stesso
scopo: sostenere il dominio attraverso la forza, perpetuare la
sofferenza in tutto il mondo. Le armi che usano oggi per assicurarsi le
risorse, saranno rivolte contro di noi domani.
Chiediamo a tutt* l* anarchic*, antiautoritar* e antimilitaristi di
agire in questi giorni all'Aia e in tutto il mondo in solidarietà
internazionale. Lasciamo che le specifiche dei nostri piani crescano
insieme. Organizzatevi insieme e preparate le nostre azioni, insieme
faremo loro sapere: rifiutiamo le false scelte del nazionalismo.
Rifiutiamo la falsa idea che la NATO sia lì per proteggere. Rifiutiamo
la brutalità del loro militarismo e le dottrine marziali della guerra.
Respingiamo le loro proposte di bilancio che affameranno le casse della
classe operaia e sosteniamo le vittime e i disertori di tutte le guerre.
Nessuna guerra tra i popoli, nessuna pace tra le classi.
Commissione di Relazioni dell'Internazionale delle Federazioni Anarchiche -
https://umanitanova.org/fermiamo-il-riarmo-smantelliamo-gli-eserciti-antimilitarismo-sempre/
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A - I n f o s Notiziario Fatto Dagli Anarchici
Per, gli, sugli anarchici
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