|
A - I n f o s
|
|
a multi-lingual news service by, for, and about anarchists
**
News in all languages
Last 40 posts (Homepage)
Last two
weeks' posts
Our
archives of old posts
The last 100 posts, according
to language
Greek_
中文 Chinese_
Castellano_
Catalan_
Deutsch_
Nederlands_
English_
Français_
Italiano_
Polski_
Português_
Russkyi_
Suomi_
Svenska_
Türkçe_
_The.Supplement
The First Few Lines of The Last 10 posts in:
Castellano_
Deutsch_
Nederlands_
English_
Français_
Italiano_
Polski_
Português_
Russkyi_
Suomi_
Svenska_
Türkçe_
First few lines of all posts of last 24 hours |
of past 30 days |
of 2002 |
of 2003 |
of 2004 |
of 2005 |
of 2006 |
of 2007 |
of 2008 |
of 2009 |
of 2010 |
of 2011 |
of 2012 |
of 2013 |
of 2014 |
of 2015 |
of 2016 |
of 2017 |
of 2018 |
of 2019 |
of 2020 |
of 2021 |
of 2022 |
of 2023 |
of 2024 |
of 2025
Syndication Of A-Infos - including
RDF - How to Syndicate A-Infos
Subscribe to the a-infos newsgroups
(it) Italy, FAI, Umanita Nova #15-25 - Un anno di opposizione a Milei. Intervista alla FLA (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]
Date
Wed, 25 Jun 2025 07:55:49 +0300
Pubblichiamo questa intervista realizzata dalla Commissione di Relazioni
Internazionali della FAI con alcunx compagnx della Federazione
Libertaria Argentina sulla situazione ad un anno dall'insediamento di
Javier Milei alla presidenza del paese. ---- D: Potresti parlarci della
situazione economica e sociale in Argentina? ---- R: A dicembre 2024 si
è concluso il primo anno di governo di Javier Milei. Potrei
sinteticamente definirlo da un punto di vista economico come un governo
ultraliberale mentre da un punto di vista politico ultraconservatore.
Dall'inizio della campagna elettorale Javier Milei, con un sostegno
mediatico completo, ha proposto di abbassare l'alto tasso di inflazione
e associare il dollaro statunitense alla moneta nazionale. Sono sistemi
costanti già applicati regolarmente all'economia argentina negli ultimi
50 anni. Ha inoltre promosso la trasformazione di parte della struttura
statale.
Ad un anno dall'applicazione di queste scelte possiamo dire che il
governo non sia riuscito a raggiungere questi due obiettivi perché in
buona parte questo piano dipende dall'ingresso di dollari dall'estero.
Sul piano della politica interna, l'attuale governo si appoggia alla
complicità dei governatori e dei deputati che si presentano come pseudo
oppositori, tanto su un piano attivo che nelle dichiarazioni, che
collaborano nello svuotamento delle strutture pubbliche. Il sindacalismo
burocratico, per non perdere i propri privilegi non ha esercitato alcuna
forma di resistenza, se non un timido segno di opposizione all'inizio
del mandato, scartando l'idea di sciopero generale contro i tagli. I
sindacati più combattivi invece hanno dovuto dare priorità alla lotta
davanti alla grande quantità di licenziamenti, sia nel settore pubblico
sia in quello privato.
Allo stesso tempo si sono accentuati i segni di autoritarismo del
governo, in questo includo anche le forzature delle vie istituzionali
della democrazia borghese, come per esempio l'elezione per decreto di
due giudici della Corte suprema di giustizia e l'eliminazione per
decreto di settori statali di scienza, cultura, salute, educazione,
accompagnata in alcuni casi al licenziamento massivo di migliaia di
lavoratori statali che ha portato alla paralisi di organismi dei servizi
pubblici.
In questo periodo il governo è inoltre riuscito a rafforzare le forze di
sicurezza e sta facendo applicare nuovi protocolli alle manifestazioni,
col ritorno dell'uso indiscriminato tanto di gas lacrimogeni quanto
proiettili di gomma. È inoltre tornato a essere usuale l'utilizzo di
operazioni false-flag da parte delle forze di sicurezza. Mi riferisco
all'utilizzo di servizi di intelligence per le detenzioni
indiscriminate. A questo si aggiungono le campagne contro le persone in
situazione di disabilità e contro il movimento LGBTIQ+. Tra questi
maltrattamenti istituzionali si ritrova la situazione dei pensionati che
tutti i mercoledì si raggruppano davanti alle porte del congresso per
reclamare la restituzione e il miglioramento le loro pensioni. Fin
dall'inizio di questa protesta, ormai un anno fa, il governo ha
esercitato una feroce repressione contro i manifestanti.
Sul piano della politica estera direi che è importante menzionare tre
punti caratteristici di questo governo liberale sul piano economico e
conservatore su quello politico. Il governo mantiene un allineamento
totale alla politica estera degli USA e di Israele, ad esempio ha votato
contro l'Ucraina insieme agli USA nella riunione dell'ONU dello scorso
febbraio in cui si chiedeva un appoggio incondizionato a Zelensky, e al
contempo una relazione strettissima con Elon Musk sbandierata in tutte
le visite pubbliche negli USA, e un palese sostegno alle multinazionali.
C'è un accordo totale, un allineamento totale alle linee economiche del
Fondo Monetario Internazionale, in previsione di un futuro prestito di
dollari che risulta centrale per il governo, per le politiche economiche
di Milei, e per il salvataggio che questi potrebbero rappresentare. Devo
ricordare che l'Argentina possiede il maggior debito con il FMI, ancora
più elevato di quello di Egitto e Ucraina, paesi in questo momento in
guerra o in conflitto.
Sul piano economico possiamo dire che nel fittizio esito economico
attuale, perseguito dal governo Milei, si stanno abbassando due indici.
Il primo è il prezzo stabile del dollaro che è mantenuto con un
intervento diretto nel mercato attraverso una imponente dilapidazione di
riserve e l'altro è la riduzione dell'inflazione ottenuta con la vecchia
ricetta neoliberale del raffreddamento dell'economia. Questa riduzione e
il congelamento dei salari ha portato ad una caduta dei consumi
paragonabile alla crisi del 2001.
I sondaggi dicono che la stabilità data dal legame con il dollaro e la
riduzione dell'inflazione sono le due misure che permettono al governo
Milei di mantenere il sostegno di una parte della società.
In buona misura questi alti indici di consenso che il governo mantiene
hanno molto a che vedere con le distinte crisi economiche, lavorative e
inflazionistiche che l'Argentina ha vissuto nella sua storia. Queste
sono configurabili come traumi sociali storici, e la stabilità
economica, anche se momentanea, è ben vista nonostante come accennato
prima i livelli di consumo si siano ridotti ai livelli della crisi del
2001 e che i prezzi dei prodotti in dollari siano più cari anche
rispetto all'Europa.
Allo stesso tempo sul piano economico possiamo dire che, mentre si
incentiva il rafforzamento del settore produttivo industriale, si
sostiene una ingegneria finanziaria che sta garantendo guadagni favolosi
al capitale speculativo. È possibile guadagnare sino al 20% in dollari,
un rendimento unico nel mondo. Un sistema volatile che finirà quando ci
si renderà conto che il governo non ha più la disponibilità di far
fronte al debito e insieme chiederanno il rientro dei capitali,
generando, come già avvenuto molte e molte volte nella storia economica
dell'argentina, il collasso del sistema finanziario, che si tradurrà in
una nuova crisi economica importante per la società argentina. In ultimo
è necessario sottolineare che l'imposizione di queste misure economiche
ha ripercussioni pesantissime sui settori sociali più vulnerabili. Con
la finanziarizzazione dei servizi pubblici, sono stati licenziati circa
40.000 lavoratori e lavoratrici di settori pubblici che sono stati
progressivamente privatizzati, ma al contempo il settore privato è stato
fortemente colpito dalla riduzione dei consumi che ha portato a tagli
del personale addetto.
D: Come si muove l'opposizione sociale al modello di governo di Milei in
Argentina?
R: Dopo questa introduzione legata alla realtà economica e sociale
argentina, penso sia importante ragionare sulle risposte possibili
provenienti dai settori rivoluzionari o almeno dalle opposizioni a
questo governo che vogliono costruire una realtà differente. Milei ha
ottenuto alle elezioni il 56% di voti, contro un 45% degli altri
partiti, circa 11 punti percentuali di differenza. In verità il nucleo
duro di sostegno a Milei è intorno al 25%, il resto è massa fluttuante
che passa da un partito all'altro e non abbraccia a pieno le politiche
del presidente, ma che ha guardato a Milei a causa dei disastri dei
governi precedenti. Dopo le elezioni la popolarità di Milei è
addirittura cresciuta arrivando al 60%, ma in questo ultimo periodo
questo sostegno si sta erodendo per diverse ragioni, in primo luogo per
la ripercussione mediatica del caso delle criptovalute, nelle quali
Milei e il governo sono fortemente coinvolti[scandalo della criptovaluta
$Libra, il cui valore a febbraio sarebbe prima salito alle stelle e poi
crollato per effetto di post dello stesso Milei sul canale social X]. In
merito ci sono indagini in corso per comprendere fino a che punto questo
coinvolgimento non sia configurabile come forme di truffa e corruzione.
Non si sa se abbiano ricevuto direttamente denaro, ma certamente sono
coinvolti nella vicenda. Questa sovraesposizione negativa ha intaccato
in quella fase l'immagine mediatica del leader da un punto di vista
elettoralista. Ma dal nostro punto di vista ancora più importante è
quanto sta succedendo nelle strade, con le forme di resistenza che si
stanno dando dagli ambiti più popolari. Sebbene ci siano state lotte e
forme di resistenza, l'ultima parte dell'anno passato, il 2024, è stata
relativamente tranquilla. Mentre quest'anno è iniziato fin da subito con
grandi manifestazioni. Una di queste è stata quasi spontanea, proposta
da un'assemblea antifascista convocata in un parco di Buenos Aires, che
ha lanciato un appello per una marcia dopo una settimana, e che ha visto
decine e decine di migliaia di persone nelle strade per ripudiare gli
atteggiamenti omofobi, discriminatori e fascisti di Milei. Questa
manifestazione ha avuto un grande impatto, è stata la prima a richiamare
l'attenzione in modo forte, direttamente dalla strada. È stata
importante soprattutto perché viene applicato un protocollo poliziesco
che impedisce di manifestare nelle strade e ammette manifestazioni solo
sui marciapiedi per non interrompere o infastidire il pubblico e il
traffico. Ma naturalmente quando le manifestazioni sono così massive il
protocollo non può essere applicato.
Un'altra situazione in evoluzione che è già stata accennata merita
attenzione: da oltre un anno, tutti i mercoledì, costantemente, senza
interruzioni, i pensionati organizzano una piccola manifestazione, una
marcia intorno al parlamento. Fin dall'inizio sono stati pesantemente
repressi, fino a quando a metà marzo tutte le tifoserie delle principali
squadre di calcio qui in Argentina si sono espresse a sostegno della
lotta dei pensionati e così è diventata una grande marcia, terminata con
una sollevazione urbana con molta repressione ma anche con barricate in
tutta la città, con una capacità di risposta alla repressione molto
importante. Questo ha cambiato anche il tono e la forza della protesta.
Tanto che la ministra della sicurezza, che aveva tenuto un discorso
molto duro dopo gli scontri, ha licenziato il responsabile delle forze
di polizia. C'è un'articolazione delle forme di resistenza, che, se
anche non appare quando guardi l'immagine della realtà offerta dai media
o se analizzi dati elettorali, tuttavia continua a esistere e a seconda
di come riusciremo ad articolarla potremo raggiungere cambiamenti più
interessanti e profondi.
D: Come si muove la FLA in questo contesto?
R: La FLA, Federazione Libertaria Argentina, partecipa costantemente
alle protesta perché crediamo sia un aspetto che non deve essere
lasciato da parte, perché è uno dei pochi strumenti che abbiamo. Lo
stesso vale per la popolazione che non ha le leve del potere finanziario
o delle forze padronali, o delle forze di sicurezza. Scendere in strada,
numerosi, mostrando quante persone non accettano queste politiche, in
quanti non siamo disposti a sottometterci o a farci schiacciare dalla
dominazione, mettendo in campo il nostro coinvolgimento diretto.
Per questo consideriamo importantissimo partecipare alle manifestazioni
di strada, ovviamente è anche una questione di presenza nell'azione
politica di strada. Ma per noi è forse ancora più importante e
fondamentale l'attività che viene svolta giorno per giorno in differenti
ambiti sociali così come nella costruzione di percorsi solidali, con la
costruzione di una coscienza differente, anticonsumista, antigerarchica
e orizzontale. Questo lo sviluppiamo nella militanza quotidiana. Dagli
incontri di lettura permanenti che teniamo settimanalmente, agli
incontri cinematografici. L'aspetto culturale è veramente molto
importante per noi, l'appoggio a progetti culturali anche per bambini
con i quali sosteniamo il quartiere, l'appoggio alla Escuela Libre de
Constitucion, un progetto che vuole sviluppare una forma educativa
orizzontale e antiaccademica, così come la questione del consumo
responsabile. Insomma decine di attività che puntano a costruire, nella
realtà quotidiana forme nuove di vita che non si basano su una cultura
del sacrificio ma piuttosto della condivisione. Questo perché siamo
consapevoli che il capitalismo non è solo un apparato coercitivo di
vigilanza e repressione, ma un apparato che si costruisce sulla
costruzione del desiderio, sulla costruzione di valori e desideri ai
quali il cittadino si associa. Allora il nostro ruolo è anche quello di
costruire una differente forma di desiderio. Una differente aspettativa
di realizzazione umana. La nostra attività parte anche da questa idea di
ricostruire le nostre soddisfazioni, il nostro piacere, insomma la
nostra realizzazione in ambiti differenti da quanto proposto dal
capitalismo. Già questo è un piano di lotta. Non il sacrificio contro il
capitalismo ma la costruzione di valori, di desideri e soddisfazioni
lontane da quanto imposto dal capitalismo. Un'attività quotidiana alla
quale noi dedichiamo molto tempo, e che sviluppiamo permanentemente, e
che cerchiamo di diffondere il più possibile.
Tornando ai cortei e alle manifestazioni di strada. Il 24 marzo è stato
l'anniversario del colpo di stato del 1976, sul quale il governo
mantiene una posizione negazionista che nega i crimini della dittatura e
sostiene quanto fatto dalla dittatura. Il corteo che abbiamo fatto per
l'anniversario è stato differente rispetto alla manifestazione dei
pensionati di qualche settimana prima che è stata quasi insurrezionale.
Una marcia totalmente pacifica, ma moltitudinaria. Non sono riusciti ad
applicare il protocollo repressivo in alcun modo, non c'era polizia in
strada, ciò ha dimostrato che con diverse centinaia di migliaia di
manifestanti non c'è stata provocazione poliziesca né tantomeno scontri,
ha mostrato il volto moltitudinario e pacifico della resistenza, che ha
comunque avuto un grande impatto. Considera che questa manifestazione è
stata una delle maggiori in Argentina dal ritorno della democrazia nel
1983. Tutte queste situazioni mostrano un'altra realtà rispetto a quella
governativa. Alcuni e alcune compagn@, o militanti pensavano che Milei
sarebbe caduto rapidamente. Non è stato così e sembra difficile che cada
a breve. Però si sta costruendo una realtà alternativa dal basso che
potrebbe arrivare a costringerlo a non proseguire, anche se non sappiamo
quali siano le conseguenze e cosa succederà dopo di questo. Dipenderà da
due fattori, dalla nostra attività quotidiana e dalla situazione
politica congiunturale.
D: Milei fin dalla campagna elettorale si è definito libertario, cosa ha
significato per voi questa manipolazione?
R: La rapina e la manipolazione della parola libertario è qualcosa di
abbastanza forte per noi. Abbiamo già avuto simili esperienze. Vari
colpi di stato qui in Argentina sono stati fatti in nome della libertà,
la manipolazione della parola libertà è infatti piuttosto comune da
parte degli autoritari. Pensiamo alla lotta del "mondo libero", la lotta
del mondo occidentale e capitalista. Però in questo caso la parola
libertario è stata utilizzata e manipolata dal cosiddetto
anarco-capitalismo con una connotazione che ci colpisce direttamente,
perché tende a invisibilizzare e a sporcare la storia di lotte
anarchiche e libertarie. Noi già un paio di settimane prima della
vittoria alle elezioni di Milei abbiamo fatto uscire un documento come
FLA dove si metteva in guardia su questo e si denunciavano questi falsi
libertari, raccontavamo sinteticamente come è avvenuta questa rapina a
partire dagli scritti a partire dal 1971 con la pubblicazione del
manifesto libertario di Murray Rothbard, dove si teorizzava chiaramente
la necessità di prendere il termine libertario alla sinistra anarchica.
In questo documento abbiamo raccontato questo come rapina, come
manipolazione ma anche come strategia politica del cosiddetto
anarco-capitalismo per eliminare le caratteristiche libertarie e
anarchiche nelle forme del comunismo e del collettivismo. Inoltre
abbiamo affermato che questa non è la questione di una semplice parola
ma configura la base di una manipolazione ben maggiore. La lotta per il
simbolico non è semplicemente aneddotica ma ha a che vedere con la
costruzione di un discorso che è il mezzo che ti permette di avanzare.
Questo documento è stato distribuito durante tutte le manifestazioni ed
è parte della nostra lotta per rivendicare il vero significato della
parola libertario.
Ovviamente la nostra incidenza nella società è minima, minuscola. Lo si
vede davanti ai mezzi di informazione e come tutti abbiano accettato
rapidamente il significato di libertario proposto da questa banda di
sfruttatori e ladri e quanto sia difficile ora combattere questa
situazione. Ma sappiamo come sono gli alti e bassi della storia e come è
possibile che all'improvviso significati e interpretazioni siano
ribaltati. Noi certamente continueremo a portare aventi quelle che
consideriamo siano le vere bandiere e proposte di libertà. In relazione
a questo proprio questa settimana fa è successo un episodio
significativo. Il governo ha demolito una statua di Osvaldo Bayer che è
uno storico molto conosciuto, che si definiva libertario, e che qui è
stato un simbolo per molto tempo. Il governo lo ha distrutto
direttamente, e questo ha generato una vastissima ondata di
indignazione, una notizia molto commentata nelle reti social. Pensa, il
secondo tema della settimana dopo il trionfo della nazionale argentina
contro il Brasile per 4 a 1. E la cosa interessante è che Osvaldo Bayer
è stato presentato su tutti i media come libertario. Anche questa è in
sé una possibilità di lotta. Voglio dire, l'instancabile Osvaldo Bayer
sta continuando a darci una mano, ovunque sia in questo momento.
a cura della CRInt della FAI
https://umanitanova.org/un-anno-di-opposizione-a-milei-intervista-alla-fla/
________________________________________
A - I n f o s Notiziario Fatto Dagli Anarchici
Per, gli, sugli anarchici
Send news reports to A-infos-it mailing list
A-infos-it@ainfos.ca
Subscribe/Unsubscribe https://ainfos.ca/mailman/listinfo/a-infos-it
Archive http://ainfos.ca/it
- Prev by Date:
(it) France, Monde Libertaire - Idee e lotte: un piccolo dizionario dei bambini imprigionati (ca, de, en, fr, pt, tr)[traduzione automatica]
- Next by Date:
(it) Syria, Rojava: IN EVIDENZA SETTIMANALE 12 - 19.05.25 - Operazioni di sicurezza a Deir Ezzor e attività dell'ISIS. - TEKOSINA ANARSIST (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]
A-Infos Information Center