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(it) Italy, UCADI #196: "Colpo di Stato costituzionale" in Germania (ca, de, en, pt, tr) [traduzione automatica]

Date Thu, 29 May 2025 09:36:21 +0300


Operando nelle more tra la fine della legislatura e l'insediamento del nuovo Bundestag, risultante dalle elezioni del 23 Febbraio 2025, per concorde decisione dei partiti presenti nel Parlamento dimissionario, è stata approvata una modifica costituzionale che presumibilmente non avrebbe trovato la maggioranza necessaria nel nuovo Parlamento. Con l'approvazione del disegno di legge n. 20/15096 di revisione costituzionale proposto da SPD e CDU/CSU è stato rimosso il cosiddetto "freno all'indebitamento" (Schuldenbremse), riscrivendo gli articoli 109 e 115 della Legge Fondamentale (Grundgesetz, GG), ed introdotto il nuovo articolo 143h. I voti a favore sono stati 512 quelli contrari 206; successivamente, nella seduta plenaria del 21 marzo, il Bundesrat ha approvato il provvedimento, con una maggioranza superiore ai due terzi, 53 voti a favore e nessun voto contrario, sebbene quattro Länder si siano astenuti: Brandeburgo, Renania-Palatinato, Sassonia-Anhalt e Turingia.
La Schuldenbremse era stata introdotta nel 1969 in Germania e poi estesa attraverso l'azione del paese all'interno dell'Unione europea anche ad altri Stati come l'Italia dopo la crisi finanziaria del 2007 che ha approvato la legge costituzionale 1/2012 ("Introduzione del principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale") che nel 2012 ha modificato gli articoli 81, 97, 117 e 119 della Costituzione, inserendo nella Carta il principio del pareggio di bilancio.
Questa legge, entrata in vigore l'8 maggio 2012, è stata tuttavia applicata a partire dal 2014.
La riforma varata dal Parlamento tedesco consente la delega al rispetto dalla regola del debito con riferimento alle spese per la difesa e a spese per le politiche di sicurezza superiori al 1% del PIL nominale; l'istituzione di un fondo speciale da 500 miliardi di euro per l'ammodernamento infrastrutturale del paese (reti elettriche, ospedali, strade, ferrovie) e per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2045; l'allentamento della regola sul debito con riferimento ai Länder, mediante estensione al livello regionale dell'opzione d'indebitamento di carattere strutturale già prevista per il Bund. Il principio del pareggio di bilancio deve considerarsi comunque da rispettare in caso di indebitamento complessivo compreso entro lo 0,35% del PIL nominale.
Quando avvenuto merita alcune considerazioni di metodo e di merito. Relativamente alla procedura adottata per l'approvazione del provvedimento rileviamo che la riforma è stata approvata al Bundestag con i voti di CDU/CSU, SPD e Verdi ed osteggiata da liberali, AfD, Linke e dal partito di Sahra Wagenknecht (BSW) e che quindi non avrebbe avuto i voti sufficienti nella composizione del nuovo Parlamento. Da qui la decisione di far svolgere la procedura di approvazione prima dell'esito incerto delle nuove elezioni.
Nel merito, la riforma ,giustificata dal mutamento degli scenari a livello geopolitico e finalizzata al riarmo della Germania, sostituisce le spese di investimento per il clima con quelli relative al riarmo. Si intende in tal modo superare la fase congiunturale riconvertendo larga parte del settore del automotive a produzione di carattere bellico ma si utilizza quando sta avvenendo anche per investire in infrastrutture, investimenti resi necessari a causa del degrado infrastrutturale del paese per quanto riguarda sia la viabilità che le ferrovie, che l'intero apparato industriale. In altre parole le politiche ordoliberiste di comprensione dei salari e di austerity hanno finito per mostrare la corda portando il paese in recessione con il venir meno della disponibilità di energia a basso costo causata dalla guerra e dall'interruzione delle relazioni economiche con la Russia.
D'altra parte il problema si era palesato già con le spese straordinarie rese necessarie dall'emergenza Covid e la sentenza del tribunale federale del 2003 relativa al trasferimento dell'autorizzazione dell'indebitamento per l'emergenza pandemica della spesa da un capo all'altro del bilancio che vietava integrazioni al bilancio a esercizio finanziario già iniziato, nonché autorizzazioni all'indebitamento oltre l'anno fiscale di riferimento.
Ne consegue che sarà possibile spendere in deficit relativamente alle spese per la difesa; le spese federali per la protezione civile e per i servizi di intelligence; le spese per la protezione dei sistemi informatici e l'assistenza agli Stati aggrediti in violazione del diritto internazionale. L'allargamento delle spese oltre quelle della difesa è stato necessario per ottenere il consenso di Alleanza 90 e Verdi al provvedimento.
L'indebitamento dei Länder dovrà soddisfare in ogni caso il principio del pareggio di bilancio (sancito dal paragrafo 1, frase 1, del vigente articolo 109 GG), a condizione che, nel suo complesso, non superi lo 0,35% del prodotto interno lordo nominale.
Il nuovo articolo 143h, introdotto dal provvedimento in esame nella Legge Fondamentale, autorizza il Governo federale ad istituire un Fondo speciale finalizzato a soddisfare le esigenze di investimento del Governo federale, dei Länder e delle autorità locali per l'ammodernamento infrastrutturale della Germania.
Il fondo speciale potrà essere dotato di autorizzazioni di credito fino a un totale di 500 miliardi di euro, per le quali si esclude l'applicazione della regola del freno al debito di cui all'articolo 109, paragrafo 3, e all'articolo 115, paragrafo 2, della Legge Fondamentale. La durata dell'autorizzazione agli investimenti del fondo speciale è limitata a dodici anni. Dalla complessiva dotazione del fondo speciale, la disposizione prescrive che: 100 miliardi di euro confluiscano nel Fondo per il clima e la trasformazione, il cui utilizzo sarà funzionale al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2045; 100 miliardi di euro siano messi a disposizione dei Länder per investimenti nelle relative infrastrutture. Al riguardo, la norma specifica che i Länder riferiscano al Bund in merito al relativo utilizzo e che il Bund medesimo sia autorizzato a verificarne l'impiego appropriato.
La relazione illustrativa specifica che, nell'ambito delle infrastrutture, le risorse del fondo possono essere utilizzate per finanziare, in particolare, gli investimenti di cui agli articoli 10, paragrafo 3, n. 2, frase 2 della Legge sui principi di bilancio. Si tratta di investimenti nei seguenti settori: protezione civile, infrastrutture di trasporto, strutture ospedaliere, infrastrutture energetiche, infrastrutture per l'istruzione, strutture assistenziali, strutture deputate all'attività scientifica, nonché ricerca, sviluppo e digitalizzazione.
Così una legge e un provvedimento di riforma costituzionale si sono trasformati nell'equivalente della legge sui crediti di guerra approvata dai socialisti tedeschi prima dell'entrata in guerra della Germania nel 1914. La sola differenza è che questo è un provvedimento dagli aspetti multiformi tra i quali quelli relativi al rilancio economico e allo sviluppo infrastrutturale del paese, con il risultato che altri paesi come l'Italia rimangono vincolati avendolo inserito in Costituzione, dal dogma del pareggio di bilancio imposto dalla Germania, mentre i tedeschi si liberano di lacci e lacciuoli per rilanciare la propria economia in crisi nel disperato tentativo dell'èlite al potere di conservare il governo dell'Europa e la propria supremazia.
È tempo che l'intera classe politica italiana rifletta e agisca non lasciandosi imporre scelte delle quali poi è costretta a pentirsi.

G.L.

https://www.ucadi.org/2025/04/28/colpo-di-stato-costituzionale-in-germania/
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