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(it) Italy, FDCA, Cantiere #30 - Sindacato e contrattazione. I metalmeccanici: 1996-2016. (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]
Date
Tue, 14 Jan 2025 08:17:16 +0200
Nel giugno del 1996 la Fiom tiene il suo XXI congresso nazionale
a Rimini, sarà l'ultimo del segretario generale Claudio Sabattini, ma
lascerà nei contenuti programmatici del sindacato dei metalmeccanici una
eredità che saprà rispondere alle sfide delle politiche neo liberiste
avviate in Italia dopo il periodo della concertazione.
Gli accordi del 31 luglio 1992 e del 23 luglio 1993 sulla
politica dei redditi aboliscono la scala mobile e definiscono un nuovo
sistema contrattuale basato su due livelli, contratto nazionale di
categoria e contratto aziendale. Il 22 dicembre 1993, viene firmato
l'Accordo Interconfederale tra Confindustria Cgil, Cisl e Uil per
l'elezione delle Rappresentanze Sindacali Unitarie. Per la categoria
l'accordo è firmato il 2 febbraio 1994, seguirà il Contratto collettivo
nazionale di lavoro del 5 luglio 1994, tra Federmeccanica - Assital e
Fim, Fiom e Uilm.
I limiti di questi accordi diventano evidenti, la politica dei
redditi riduce la crescita dei salari, in ambito aziendale non si
recupera il potere di acquisto, in quanto Confindustria e Federmeccanica
sostengono solo le erogazioni legate alla redditività aziendale,
escludendo produttività e qualità. Vi sono poi i tentativi di logorare
il contratto nazionale attraverso la richiesta di un salario di ingresso
specifico per il Mezzogiorno.
Altro aspetto fondamentale è la collocazione del sindacato rispetto
al sistema politico, respingendo l'idea di sindacato unico, la Fiom
supera il concetto di autonomia dai padroni, dai partiti e dal governo
per definire una indipendenza attraverso la quale costruire una
autonomia culturale, politica e sociale e un nuovo soggetto sindacale
unitario e insiene pluralista. La concertazione non deve essere il fine
dell'agire sindacale, ma un metodo per raggiungere accordi negoziali. Il
conflitto sindacale deve avere un ruolo di regolazione sociale e
mediazione di interessi diversi. Sul piano organizzativo il regionale
diventa la seconda istanza della Fiom, il modello diventa il
policentrismo e viene abbandonato ciò che resta di una concezione
gerarchica e burocratica del sindacato.
Un aspetto di diversa visione riguarda il tema delle pensioni,
nel giugno 1995 si tiene il referendum tra i lavoratori sull'accordo
raggiunto tra Governo e sindacati confederali. Pur essendo bocciato
dalla categoria dei meccanici, si apre la strada alla legge 335 dell' 8
agosto 1995 che riforma tutto il sistema. Verrà inoltre sottoscritto un
accordo su un sistema di integrazione complementare per la categoria il
10 marzo 1997 (Fondo Cometa). Sarà difficoltoso il rinnovo del CCNL
siglato l'8 giugno 1999, iniziano a essere messe in campo ipotesi
relative alla ridefinizione del ruolo del sindacato in ambito
contrattuale e alla sua presenza nelle aziende.
Dal XXII congresso, tenuto a Rimini nel gennaio 2002, e nel
XXIII, tenuto a Livorno nel giugno 2004, fino al XXIV, svolto a
Montesilvano nel febbraio 2006, la Fiom sarà guidata da Gianni Rinaldini.
Nel luglio 2002 viene siglato il "Patto per l'Italia" tra
Governo, parti Datoriali e Cisl e Uil. La Cgil contesta l'accordo per le
modifiche all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (legge 300/70)
con una estesa mobilitazione fino al 2003.
Nei metalmeccanici ci sono ripercussioni a causa della
conclusione del rinnovo del Contratto nazionale di lavoro. Vi saranno
due accordi. Quello separato è sottoscritto da Fim, Uilm, Federmeccanica
e Assital sul piano economico. Secondo la Fiom non vengono rispettati i
meccanismi dei due precedenti contratti e una parte normativa unitaria
siglata il 7 maggio 2003. La Fiom recupererà sul piano salariale con una
serie di "Precontratti" aziendali. Seguirà una altra conclusione
unitaria col Contratto collettivo nazionale di lavoro il 20 gennaio
2008, tra Federmeccanica e Fim, Fiom e Uilm.
La crisi mondiale, che dal 2008 ridisegna gli equilibri mondiali
del lavoro e della produzione, riporta in superficie gli elementi che
nel Novecento hanno ridotto la società alla sola funzione produttiva e
il mondo, nella sua dimensione sociale, a una fabbrica totale.
Dal XXV congresso tenuto a Montesilvano nell'aprile 2010 e nel
successivo XXVI congresso tenuto a Rimini nell'aprile 2014, la Fiom avrà
come segretario generale Maurizio Landini.
Inizia il momento più difficile per i rinnovi dei contratti
nazionali. Saranno separati, senza la firma della Fiom, quello del 15
ottobre 2009 e quello del 5 dicembre 2012, dove l'intesa è raggiunta tra
Federmeccanica - Assital e Fim-Cisl e Uilm-Uil. Si cercano alleanze
sociali per rispondere al tentativo di eliminare la Fiom dalle aziende e
una strategia che prevenga scelte controproducenti nelle lotte contrattuali.
La situazione si complica con l'avvio del progetto "Fabbrica
Italia" da parte di FCA e la sua uscita da Confindustria, il primo
contratto specifico per lo stabilimento di Pomigliano d'Arco è
sottoscritto il 15 giugno 2010.
E' l'inizio di una modifica strutturale dei metodi di produzione,
vengono avanti progetti per team, la certificazione di qualità,
l'impostazione del Kanban, le sinergie operative tra diverse unità
produttive, per giungere al metodo Wcm e Ergo-Uas che valuta ogni
singolo movimento e le possibilità di carico lavorativo secondo tabelle
matematiche e definisce i tempi esatti di lavoro e riposo degli addetti
alle catene di montaggio. La catena di montaggio si accorcia, si
eliminano le lavorazioni lungo la linea, si aumenta la comunicazione tra
gli addetti, le scorte sono mantenute al minimo, il controllo della
qualità viene svolto direttamente nella fase di assemblaggio da squadre
addestrate o direttamente dagli addetti, che diventano conduttori di un
sistema flessibile e di qualità.
L'incremento dell'impiego di lavoratori autonomi nell'industria,
consentito da questi sistemi di produzione, ha conseguenze profonde,
scardina il vincolo di appartenenza derivato dalla tradizione operaia e
comporta anche la disgregazione delle comunità economiche locali.
I referendum di approvazione dell'Accordo Fabbrica Italia
Pomigliano, il 22 giugno 2010 obbligano la Fiom-Cgil a cercare una
strategia sindacale e giuridica per poter svolgere l'attività sindacale
anche non sottoscrivendo accordi con la Direzione aziendale
Inoltre nell'agosto del 2011 il Governo vara il D.L. nr.
138/2011, con cui all'articolo 8 si modifica la materia della
contrattazione collettiva, sarà convertito poi nella legge nr. 148/2011
che apre un contenzioso sindacale e giudiziario sui successivi accordi
aziendali Fiat che la Fiom sarà sola a sostenere.
Verrà siglato il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro, di
primo livello, FCA il 13 dicembre 2011, e il Protocollo d'Intesa
sulla Disciplina Specifica per il Comparto Auto il 22 dicembre 2011.
Altra intesa che tende a ridisegnare i rapporti sindacali sono le
"Linee programmatiche per la crescita della produttività e della
competitività in Italia", siglato il 21 novembre 2012 da Governo,
tutte le organizzazioni padronali e dai sindacati Cisl, Uil e Ugl. Di
fatto un blocco dei salari attuato con nuovi indici di indicizzazione
peggiorativi.
In risposta a questa situazione l'Assemblea nazionale Fiom-Cgil
di Cervia (RA), il 10 e 11 gennaio 2013, vota la Carta rivendicativa dei
metalmeccanici. Contiene un piano di azione a sostegno del rinnovo
contrattuale, la democrazia e il lavoro. Si contesta il contratto
separato del 5 dicembre 2012 che si ritiene vincolante solo per i
firmatari ma senza validità erga-omnes, in quanto viola le regole
dell'Accordo interconfederale sulla rappresentanza del 28 giugno 2011 e
per gli iscritti alla Fiom e i lavoratori non iscritti a nessun
sindacato contrasta con la norma dell'ultrattività del Contratto
nazionale del 20 gennaio 2008. Parte una campagna rivendicativa nelle
aziende del settore per ripristinare l'agibilità sindacale (anche
attraverso un nuovo tesseramento) l'integrazione salariale, in quanto la
cancellazione del valore punto dei contratti separati del 2009 e 2012
non ha garantito il potere di acquisto con un ulteriore calo dei salari,
il diritto di contrattazione sugli orari di lavoro da parte della Rsu e
il diritto al pagamento dei primi tre giorni di malattia.
In base all'articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, in sede
giudiziaria la Fiom ottiene una sentenza positiva della Corte
costituzionale, la nr. 213 del 23 luglio 2013. Secondo questa pronuncia,
che integra l'art. 19 dello Statuto, la rappresentanza sindacale
aziendale può essere costituita anche da chi non sottoscrive il
contratto, ma abbia partecipato alle trattative e sia dotato di consenso
da parte dei lavoratori.
Sarà raggiunto un obiettivo importante come l'accordo per il
rinnovo del Ccnl con Unionmeccanica-Confapi del 29 luglio 2013. La Fiom
unica firmataria ottiene la conferma del ruolo della Rsu in materia di
orario di lavoro, non indica deroghe sugli aumenti dei minimi salariali
e il pieno trattamento economico dei primi tre giorni di malattia.
Le trasformazioni del quadro politico non modificano la tendenza
a una revisione profonda dei diritti sindacali. La legge delega 10
dicembre 2014, che riprende il decreto legge numero 34 del 20 marzo 2014
e viene attuata con decreti legislativi votati nel 2015, definisce nuove
disposizioni peggiorative sulla disciplina del licenziamento illegittimo
di operai, impiegati e quadri assunti a tempo indeterminato, abolendo le
tutele previste dall'articolo 18 della legge 300/70 (Statuto dei Diritti
dei Lavoratori) e delle leggi 604/66 e 223/93. Il Jobs Act favorisce le
imprese, cancellando di fatto il reintegro in caso di licenziamento
illegittimo anche collettivo, e modifica sostanzialmente le norme che
regolavano il risarcimento e la conciliazione.
Il quadro sociale e politico si articola nuovamente anche a livello
economico, favorendo il rinnovo unitario del CCNL il 26 novembre 2016,
sottoscritto da tutte le organizzazioni coinvolte nella trattativa.
Il 4 dicembre 2016 si vota il Referendum costituzionale sul
progetto di revisione del bicameralismo, la riduzione dei parlamentari,
la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II
della Costituzione. La vittoria del No concorre a stabilizzare le
relazioni sindacali e sociali.
BIBLIOGRAFIA: AA.VV. Grosso guaio a Mirafiori. Lavoro, industria e
democrazia nel conflitto Fiat-Fiom, supplemento a "il Manifesto", 21
gennaio 2011, Roma; AA.VV. Finché c'è lotta c'è speranza. La società
civile con gli operai della Fiom, 11 febbraio, 2012, in "MicroMega",
rivista bimestrale, n.1, 2012, Roma; Giorgio Airaudo, La solitudine dei
lavoratori, Einaudi, Torino, 2012; Giulio Marcon, Il sindacato
nell'Italia che cambia, Edizioni e/o, Roma, 2024.
[Roberto Manfredini, 20 ottobre 2024]
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