|
A - I n f o s
|
|
a multi-lingual news service by, for, and about anarchists
**
News in all languages
Last 40 posts (Homepage)
Last two
weeks' posts
Our
archives of old posts
The last 100 posts, according
to language
Greek_
中文 Chinese_
Castellano_
Catalan_
Deutsch_
Nederlands_
English_
Français_
Italiano_
Polski_
Português_
Russkyi_
Suomi_
Svenska_
Türkçe_
_The.Supplement
The First Few Lines of The Last 10 posts in:
Castellano_
Deutsch_
Nederlands_
English_
Français_
Italiano_
Polski_
Português_
Russkyi_
Suomi_
Svenska_
Türkçe_
First few lines of all posts of last 24 hours |
of past 30 days |
of 2002 |
of 2003 |
of 2004 |
of 2005 |
of 2006 |
of 2007 |
of 2008 |
of 2009 |
of 2010 |
of 2011 |
of 2012 |
of 2013 |
of 2014 |
of 2015 |
of 2016 |
of 2017 |
of 2018 |
of 2019 |
of 2020 |
of 2021 |
of 2022 |
of 2023 |
of 2024 |
of 2025
Syndication Of A-Infos - including
RDF - How to Syndicate A-Infos
Subscribe to the a-infos newsgroups
(it) France, OCL CA #352 - "La Fabbrica del Progresso: Scientismo, Sistema Tecnologico e Capitalismo Verde" di A. Guerber - Atelier de Création Libertaire - 2023 (ca, de, en, fr, pt, tr)[traduzione automatica]
Date
Tue, 9 Sep 2025 07:46:21 +0300
Questo libro, scritto da un medico libertario di Lione, si oppone alla
visione dominante, acritica e idealizzata della scienza e dello sviluppo
tecnologico. Stiamo recensendo quest'opera perché discute il mondo
attuale e lo sviluppo tecno-scientifico che stiamo vivendo da una
prospettiva libertaria ed emancipatoria. Il libro è ricco di sviluppi
analitici e politici, illustrati da esempi e analisi storiche
pertinenti. La nostra recensione si concentra sulla tesi centrale ed è
quindi molto frammentaria nell'analisi di quest'opera ricca e densa.
Critica della Scienza
La prima parte del libro offre una critica della scienza. Fa riferimento
a concetti che possono risultare complessi per chi non ha mai
approfondito la filosofia della scienza, ma ci sembra molto rilevante
perché ciò che presenta mina in qualche modo l'idea di una scienza senza
problemi. Denuncia la pretesa di oggettività e universalità
sistematicamente attribuita alla conoscenza scientifica con il pretesto
di una "metodologia scientifica" idealizzata.
Inoltre, gli scienziati non sono immuni al determinismo ideologico che
permea le loro teorie. In breve, la scienza è solo "uno strumento
imperfetto per descrivere un certo aspetto della realtà" e "non è
l'unico metodo accettabile per affrontare un problema nella società".
L'autore torna poi alla storia della scienza con numerosi esempi
illustrativi, ricordando che la conoscenza scientifica è il frutto di
una storia collettiva e popolare[1]. A suo avviso, il mondo attuale
limita la portata della conoscenza scientifica perché è orientata
esclusivamente alle applicazioni, con l'obiettivo della redditività
economica, mentre lo sviluppo della conoscenza richiede un pluralismo di
pensiero.
Critica della tecnologia
Poiché la scienza attuale è orientata alla tecnologia, l'autore sviluppa
una critica radicale molto interessante e completa di quest'ultima. Sono
essenzialmente gli interessi economici e politici della classe dirigente
a guidare lo sviluppo tecnologico. In sostanza, questa sezione cerca
soprattutto di dimostrare che la tecnologia non è neutrale perché ci
invade e plasma la pratica sociale.
Da qui, elabora a lungo il sistema tecnico: ogni tecnologia non è
autonoma perché si sviluppa sulla base di tecnologie precedenti. Ogni
innovazione tecnica genera problemi che solo una risposta tecnica può
risolvere, creando un meccanismo di autogenerazione e autocrescita delle
tecnologie che ci aliena. Da questa prospettiva si compie uno sviluppo
importante e rilevante per la tecnologia digitale e l'intelligenza
artificiale.
In conclusione, fa eco a Ivan Illich che, lungi dal rifiutare ogni
tecnologia, ritiene che siano accettabili solo quelle che soddisfano tre
requisiti: generano efficienza senza degradare l'autonomia personale,
non creano né schiavi né padroni ed espandono la portata dell'azione
personale.
Critica dell'ecologia mainstream
L'ultima parte del libro si concentra su una critica delle attuali
tendenze ecologiste che propugnano il centralismo statale, il controllo
politico e il soluzionismo tecnologico (su quest'ultimo aspetto si
scontra con Murray Bookchin). Questa sezione è importante; evidenziamo
solo alcuni aspetti centrali senza riportare tutti gli sviluppi politici
e filosofici. In relazione alla prima parte, l'autore evidenzia i limiti
dei modelli promossi dall'IPCC, altamente frammentati e politicamente
orientati, in quanto si concentrano principalmente sul riscaldamento
globale e sulle emissioni di CO2[2], consentendo di presentare l'energia
nucleare come una soluzione ecologica. Soprattutto, la lotta al
riscaldamento globale relega gli individui allo status di partecipanti
passivi, oppressi dai sensi di colpa, impotenti e incompetenti su
"questioni specialistiche", consentendo la monopolizzazione tecnocratica
del dibattito, senza mai mettere in discussione l'attuale organizzazione
sociale. In definitiva, l'autore propone una prospettiva libertaria
radicale: la necessità di una rivoluzione sociale, unica via per
superare il capitalismo, l'ordine politico e il sistema tecnologico
associato. In contrasto con il mondo odierno, egli sostiene una scelta
collettiva dei nostri strumenti tecnologici.
Conclusione
Questo libro è molto interessante nella sua ambizione di fornire una
discussione approfondita della tecnoscienza da una prospettiva critica
del mondo sociale odierno. È ricco di spunti filosofici e politici,
nonché di una critica della scienza e della tecnologia raramente
affrontate. Tuttavia, questo crea due limiti a nostro avviso:
1/ Il libro è denso e potrebbe sembrare complicato da leggere per chi
non ha una solida preparazione teorica (filosofia della scienza,
politica, ecc.);
2/ Alcune posizioni dell'autore meritano una discussione critica. Tra le
altre cose, ma non solo[3], egli si colloca all'inizio del libro tra
scientismo e postmodernismo (quest'ultimo rifiutando ogni legittimità
della scienza, che si dice non sia altro che il prodotto di una
costruzione sociale slegata da qualsiasi conoscenza oggettiva), ma a
volte troviamo in questo libro deviazioni prossime a un relativismo
radicale critico del razionalismo.
Ciò detto, questo libro è molto stimolante politicamente, anche in
questi aspetti potenzialmente discutibili, perché non sono mai
caricaturali e sempre ben argomentati. Soprattutto, ci porta a mettere
in discussione discorsi e pratiche che spesso appaiono evidenti nella
sfera pubblica, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo
tecnologico, con una prospettiva critica approfondita su questo sviluppo
come sistema che va ben oltre le critiche usuali, spesso superficiali o
frammentarie, anche tra gli anarchici: non è questa o quella tecnologia
che deve essere denunciata, ma piuttosto il sistema tecnico associato al
capitalismo contemporaneo.
RV
P.S.
Questo libro ha ricevuto il Premio Jacques Ellul 2025 conferito
dall'Associazione Internazionale Jacques Ellul.
Note
[1]Traendo spunto, tra l'altro, dall'eccellente lavoro "Storia Popolare
della Scienza" di D. Clifford.
[2]Viene presentata la critica politica dell'IPCC; un'altra molto
pertinente si può trovare nel libro "Ecologia, lotte sociali e
rivoluzione" di Daniel Tanuro (La Dispute, 2024).
[3]L'autore critica il marxismo in vari punti, a volte in modo piuttosto
semplicistico.
http://oclibertaire.lautre.net/spip.php?article4499
________________________________________
A - I n f o s Notiziario Fatto Dagli Anarchici
Per, gli, sugli anarchici
Send news reports to A-infos-it mailing list
A-infos-it@ainfos.ca
Subscribe/Unsubscribe https://ainfos.ca/mailman/listinfo/a-infos-it
Archive http://ainfos.ca/it
- Prev by Date:
(tr) Italy, FAI, Umanita Nova: 2 Ağustos Contrada Ulmo Haberleri: "Polis Devleti ve MUOS'a Direniş" (ca, de, en, it, pt) [makine çevirisi]
- Next by Date:
(it) France, Monde Libertaire - IDEE E LOTTE: Come il fascismo sta conquistando la Francia (ca, de, en, fr, pt, tr)[traduzione automatica]
A-Infos Information Center