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(it) Italy, FAI, Umanita Nova #38-24: C'era, una volta. Indymedia: un esempio di comunicazione militante. (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]
Date
Wed, 22 Jan 2025 08:52:06 +0200
Ci sono ricorrenze di tutti i tipi, si ricordano, si celebrano, si
festeggiano avvenimenti anche lontanissimi nel tempo, sia allegri che
tristi, a volte anche dimenticati (o sconosciuti) dalla maggior parte
delle persone e persino fatti che storicamente non hanno alcun
fondamento. A volte queste occasioni possono essere un modo come un
altro, per ricordare un passato conosciuto o per farlo conoscere ai più
giovani. Quando va bene da queste storie si possono trarre utili
insegnamenti, come nel nostro caso. ---- Alla fine del mese di novembre,
in mezzo a chissà quante altre ricorrenze, saranno passati 25 anni dalla
creazione di "Indymedia", qualcosa che per ragioni anagrafiche non
appartiene alla memoria personale di chi oggi ha tra i 20 e i 30 anni ma
che davvero vale la pena di ricordare.
Tutto iniziò, non proprio casualmente, negli ultimi mesi dello scorso
millennio o se preferite dello scorso secolo uno di quei momenti che ha
il fascino della fine di un'epoca, un appuntamento che nella storia
lontana veniva associato a eventi apocalittici, collegati spesso alla
fine del mondo. E, in un certo senso, nel contesto aleggiava qualcosa di
simile. Da qualche anno si aggirava per il globo un movimento
transnazionale che aveva portato alla ribalta una generazione che
protestava contro una globalizzazione che stava aggravando le
disuguaglianze sociali e accelerando la distruzione dell'ecosistema.
Questo movimento era palesemente connesso e in prosecuzione degli altri
che, a partire dalla fine degli anni '50 del 1900, avevano percorso
chilometri nelle strade e nelle piazze di tutto il pianeta. Movimenti
che erano nati, erano cresciuti e poi erano scomparsi più o meno
velocemente dal palcoscenico della Storia, quella con la "S" maiuscola.
Nel novembre del 1999, in un contesto dove tra le novità principali
erano comparse - con tutta la loro dirompente novità - la Rete Internet
e soprattutto il Web fu proprio dalla miscela di questi due ingredienti,
che prese le mosse il primo e fino a questo momento unico tentativo di
mettere sottosopra il sistema tradizionale della comunicazione di massa.
Sarebbe troppo lungo e complicato raccontare la storia di "Indymedia",
per chi è interessat* rimandiamo a questo vecchio articolo e alle
risorse (buone e meno buone) che sono facilmente rintracciabili sulla
Rete, in questo caso ci limitiamo a segnalare alcuni dei motivi per i
quali quella storia va ricordata ancora nel 2024 quando è passato già un
quarto di secolo.
Allora come oggi il sistema delle comunicazioni di massa era in mano a
poche centri economici, politici e di potere che erano gli unici ad
avere le risorse necessarie per stampare un giornale, per gestire un
network radiofonico o televisivo. Strumenti in grado di trasformare i
fatti in notizie, di costruire una narrazione del presente (ma anche del
passato) funzionale al sistema del capitalismo che in quegli anni
celebrava la sua vittoria sul presunto "socialismo reale".
La creazione di "Indymedia", partita da un semplice sito web messo in
piedi per documentare quella che fu chiamata la "Battaglia di Seattle"
dimostrò, in modo inoppugnabile, che anche un piccolo gruppo di persone
con risorse economiche ridicole rispetto a quelle a disposizione dei
giganti dela comunicazione riuscì a mettere in piedi un progetto in
grado di produrre e diffondere una informazione indipendente. L'idea
iniziale nel giro di un paio d'anni si trasformò in una vera e propria
Rete internazionale che arrivò ad avere più di un centinaio di nodi
sparsi, anche se in maniera disomogenea, in tutti i continenti.
Al contrario di quello che era avvenuto in precedenza, in quel 1999 il
movimento era riuscito a dotarsi di un sistema di comunicazione e
informazione, veloce, moderno e che usava in modo assolutamente nuovo la
telematica. Negli anni a seguire saranno numerose le iniziative
commerciali e non che copieranno molte delle innovazioni tecniche usate
per la prima volta da "Indymedia".
Non sempre le belle storie hanno un lieto fine e così è stato anche per
questa. Dopo una decina d'anni la Rete che aveva provato, spesso
riuscendoci, a contrastare il potere dei mezzi di comunicazione di massa
ufficiali perse forza, principalmente perché si indebolì, fin quasi a
scomparire, il movimento che le aveva fornito linfa vitale. Ma le
ragioni di questa scomparsa sono anche altre e rientrano, in gran parte,
nelle caratteristiche proprie di tutti i movimenti sociali e che
risentono in modo significativo delle trasformazioni dei diversi
contesti storici nei quali hanno operato.
Il panorama attuale è caratterizzato, tra le altre cose, da una estrema
frammentazione delle forze che operano per un cambiamento sociale e,
all'interno di questa situazione, ci sono anche delle diversità che
riguardano il modo di rapportarsi personalmente e collettivamente ai
media digitali. Negli ultimi anni il sistema dei media ufficiali ha
colonizzato, quasi completamente, la Rete Internet e molt* subiscono
passivamente questa invasione non riuscendo ad immaginare alternative
attraverso le quali si possa provare a sfuggire al controllo diffuso che
caratterizza la società digitalizzata.
La storia di "Indymedia", difetti compresi, anche se vecchia di 25 anni
è un anniversario che vale le pena di ricordare e che ha ancora molto da
insegnare a chi abbia la voglia di imparare.
pepsy.noblogs.org
https://umanitanova.org/cera-una-volta-indymedia-un-esempio-di-comunicazione-militante/
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