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(it) Italy, Sicilie Libertaria #452: IL CESARISMO - L'AVANZATA DEI FASCISMI IN EUROPA (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]
Date
Mon, 4 Nov 2024 07:44:51 +0200
Non è vero che la storia non si ripete. L'avanzata generalizzata
dell'estrema destra in Europa ripercorre strade già battute, forse con
altra intensità, altra velocità, meno sbocchi cruenti, ma adottando
modelli istituzionali, "documenti d'intenzione" (Marc Bloch, Apologia
della storia, ed. 2024), "misure" (Deleuze, Differenza e ripetizione,
1968) e derive culturali (Prospero, La scienza politica di Marx, 2015)
che appartengono a un tragico passato. Tutto ciò rende necessario anche
per noi fare i conti col "fantasma" di quel fascismo che disturba il
sonno di tanti democratici conclamati.
Pulsioni irrazionali, istintive, reazionarie, ipernazionaliste hanno
sempre animato la politica mondiale fin dalla caduta degli antichi
regimi sia come fattore di resistenza alla modernità e allo sviluppo
sociale e tecnologico sia, nel senso opposto, come spinta per ricreare
uno Stato fortemente accentrato e autoritario. Quello che ha consentito
a tali forze di dotarsi di una base di massa ed aspirare alla conquista
dello Stato, oltre a una intrinseca capacità trasformistica e di
adattamento, è stato principalmente un fenomeno poco studiato ma per
molti aspetti decisivo, che va sotto il nome di "cesarismo".
Il termine "cesarismo", con le sue varianti e digressioni, è ormai
convenzionalmente accettato per definire o "classificare" eventi, anche
tra loro diversi, che hanno per fine l'instaurarsi di un "sistema di
governo caratterizzato da un forte potere accentrato nelle mani di un
unico capo" (Il fascismo. Dizionario di storia, personaggi, cultura,
economia, fonti e dibattito storiografico, 1998), mediante, ed è qui la
novità, l'utilizzo di strumenti democratici e costituzionali. Per
fondare un partito, che consenta loro d'introdursi nel gioco democratico
ed elettorale (Pombeni, La ragione e la passione, 2010), i fascisti
assumono la rappresentanza di bandiera di una classe variegata, composta
principalmente da piccoli e medio borghesi, coltivatori diretti,
impiegati, militari ed ex militari che in periodi d'instabilità politica
e di crisi economica temono di perdere i privilegi acquisiti, additando
loro come ipotetici nemici le sinistre "espropriatrici", gli immigrati,
il prelievo fiscale, i capitalisti di altre nazioni. Una volta
conquistato il potere attraverso il suffragio universale, e
legittimatolo per via di plebisciti e referendum - spacciati per
strumenti di democrazia diretta e popolare -, i fascisti procedono in
vario modo, sfruttando l'illusione nutrita da vecchi liberali e
tecnocrati di poterli utilizzarli per i loro fini politici ed economici,
ad ogni sorta di limitazione dapprima, privazione in seguito, dei
diritti e delle libertà popolari, fino a creare una dittatura
totalitaria, che pretenda cioè d'invadere e controllare ogni aspetto
della vita sociale.
Il cesarismo - in quest'ultimo caso "cesarismo totalitario", come lo
definisce Emilio Gentile (Fascismo. Storia e interpretazione, 2002) -
non trova quindi il suo veicolo privilegiato in una rivoluzione
violenta o nei colpi di Stato ma nel sistema democratico e
costituzionale che intende stravolgere e affossare, spesso senza farne
mistero. Tanto che è stato ipotizzato non sia altro che una variante
estrema di quello stesso sistema, da attivare nel caso in cui, per cause
interne (ad es. l'inflazione fuori controllo) o esterne (ad es. le
contestazioni dal basso), il capitalismo che vi è intrecciato e lo
sorregge non rischi a sua volta di capitolare. È quanto sostiene per
ultimo Clara Mattei (Operazione austerità, 2022, e L'economia è
politica, 2023), passando in rassegna l'appoggio che economisti e
tecnocrati dell'alta finanza hanno dato e continuano a dare ai fascismi,
e l'opportunità che questi rappresentano per "plasmare la società
sull'ideale dei loro modelli". Fatto sta che i regimi fascisti hanno
quasi sempre operato profondi rivolgimenti politici ma quasi mai
interventi economici che intaccassero radicalmente la proprietà e il
capitale.
Comunque sia, il "vulnus" del sistema democratico, ciò che non gli
permette di creare da sé anticorpi sufficienti per respingere le
"avances" fasciste (come proclamato da tanti votaioli ad oltranza), è
oggi talmente evidente che è stato notato persino da Luciano Canfora (La
democrazia, 2004, e, per ultimo, Dizionario politico minimo, 2024), uno
di quei vetero-marxisti pentiti, o falso pentiti, che aspirano ancora,
nonostante i replicati insuccessi, a occupare lo Stato per via elettorale.
Per Canfora tuttavia il "vulnus" non sta nel metodo democratico e nel
suffragio universale ma in una loro distorsione, ottenuta col passaggio
dal proporzionale (che è l'"ovvio corrispettivo" del suffragio
universale) al maggioritario. Salva in sostanza il sistema elettorale e
la democrazia, e certifica al tempo stesso, clamorosamente smentito da
tanti fatti recenti, che attraverso il proporzionale i fascismi non
possano prendere il potere.
Per noi anarchici, invece, il "vulnus" sta proprio nel processo
elettorale, nella mistica del voto e nella delega di potere che
legittima lo Stato e permette ogni forma di corruzione della volontà
individuale e popolare, privando di antigeni le forze vive che animano
la società, compresi i movimenti realmente antifascisti.
Canfora polemizza anche con quanti ritengono che i fatti storici non
possano ripetersi. Il fascismo italiano resta per lui "un modello per
esperimenti e metodi già sperimentati e ritornanti" (id., Il fascismo
non è mai morto, 2024). In questo ci trova d'accordo. Lontani da un
sociologismo d'accatto (Bobbio, nelle sue Lezioni di filosofia politica,
2021, metteva in guardia gli storici dal tentare, come certi sociologi,
d'imbrigliare il flusso continuo della storia), gli storici militanti
dovrebbero convenire che, a determinate condizioni, anche il passato più
oscuro può ripresentarsi in maniera più o meno simile.
Il dibattito e le lotte in corso per impedire l'instaurarsi di regimi
fascisti o parafascisti dovrebbero trovarci dunque in prima fila, se non
altro per scartare facili illusioni e compromessi al ribasso, e proporre
soluzioni realmente alternative.
Natale Musarra
http://sicilialibertaria.it
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(de) France, UCL AL #352 - Leitartikel, Wahlen, eine Narrenfalle? (ca, en, it, fr, pt, tr)[maschinelle Übersetzung]
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(it) Greece, Protaanka: Diffusione del numero 10 del quotidiano politico della periferia ovest "Bandiera Nera e Rossa" (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]
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