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(it) Italy, Sicilie Libertaria #451: Polizzi: Il turismo e i Sud: realtà a confronto da Alavò (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]

Date Wed, 18 Sep 2024 10:21:48 +0300


Il 24 agosto a Polizzi Generosa, sulle Madonie, il laboratorio Alavò ha disposto un dibattito a tema, invitando al confronto diverse realtà militanti. Alla parola calda turismo la reazione è stata la partecipazione di tante persone, che hanno risposto con riflessioni, dubbi e testimonianze, provando ancora una volta, come sempre più spesso accade di fare, a mettere in risalto luci e ombre di quell'industria rappresentata stucchevolmente da mare, sole, cibo e souvenir. ---- Alavò, incarnato da Stefania e Francesco, è stato un esatto punto di partenza per il confronto, realtà nata dal bisogno di creare un collettivo che mancava in un territorio isolato e strappato, come tanti, tra spopolamento e speculazione edilizia finalizzata alla gentrificazione e alla trasformazione dei luoghi in cartoline di se stessi, oltre che fucine di mero profitto. Lanciando la domanda "il turismo è la nostra ultima spiaggia?" ha passato la patata bollente alle tre redazioni militanti invitate, non prima di aver tentato di mettere in connessione critica il turismo con la sanità, la crisi idrica, i salari, il marketing, la spazzatura.

Ad intervenire sono state Sicilia Libertaria, Scorci e ZULU, che hanno raccontato in assetto assembleare i tentativi di indagine e riflessione avviati già da tempo, ben sapendo che non esistono soluzioni facili, ma anche che il solo confronto non basta a risolvere le cose.

ZULU - la terra sotto i piedi, è la rivista salentina che ha presentato le riflessioni esposte nel Numero 0 di giugno 2023 narrando senza retorica le trasformazioni che investono il Salento da trent'anni.

"Negli anni '90 ci siamo accorti di essere protagonisti inconsapevoli di un avvenimento significativo e da allora irreversibile: aver lasciato la nostra terra per studio e lavoro ha comportato il coinvolgimento, con i periodici ritorni per le festività e le vacanze, di nuovi amici e persone che abbiamo di fatto portato a visitare per la prima volta quella che sarebbe diventata una meta obbligata per le estati italiane" racconta Concetta di ZULU, proseguendo "C'è stata una continua evoluzione e questo turismo embrionale, che possiamo definire fai-da-te, ha iniziato a strutturarsi con la nascita dei bed and breakfast, le case dei nonni e dei vecchi pescatori che si andavano riadattando in case vacanze. Fino a quel momento sembrava non esserci, dunque, speculazione edilizia. Poi il salto al turismo di lusso, che si presenta come completamente alienato dalle possibilità di gestione degli abitanti. Basti pensare al centro di Lecce, Otranto, Matera, luoghi in cui chi ci vive non può materialmente andare a comprare da mangiare. Posti non umani, non a caso definiti alberghi diffusi".

Scorci - rivista siciliana di varia umanità ha brevemente illustrato la struttura che ha scelto di dare al tema, a cui è dedicato il Numero 7, pubblicato a giugno 2024.

"Partendo dalla comprensione che non esiste un solo turismo e soprattutto partendo dal tentativo di fare un numero sul viaggio, inteso nel suo senso più ampio, per poi accorgerci che è impossibile trattare di viaggi senza parlare di turismo, abbiamo cercato di indagarne gli aspetti più problematici, quelli che pur presentandosi come ovvi risultano molto difficili da scardinare. Mettendo il turismo in correlazione con la crisi ambientale, la sfera alimentare, il senso che invece ha assunto per molto tempo l'esplorazione, il rapporto tra turismo e città, le lotte di classe, ciò che è emerso è che si tratta a tutti gli effetti di un'industria e come tale va vista e contrastata. Non possono esserci soluzioni di mezzo, come si presenta, ad esempio, il turismo cosiddetto sostenibile" afferma Angelo.

Il dibattito è proseguito mettendo l'accento sulla questione spinosa dei fondi europei, il maggiore sostentamento di chi vuole fare turismo nelle proprie piccole realtà e dimensione che fa venire l'acquolina in bocca ad un certo associazionismo giovanile di sinistra, che usa parole come sostenibilità, folklore, chilometro zero per vendere un territorio che politicamente in passato difendeva dal sistema e che, invece, adesso gli dà letteralmente in pasto. Così nascono quei fenomeni bizzarri come l'effetto Montalbano, la corsa allo scatto da replicare, il tirare a lucido ogni angolino per farlo aderire all'immagine televisiva che ne è sorta, mentre appena dietro il muro continuano indisturbati il degrado urbano, lo spopolamento, la miseria.

É quello che racconta la realtà catanese Lupo, centro occupato e sotto sgombero, a ridosso della cerniera posta fra due quartieri rivali nell'essere rappresentati uno della riqualificazione e l'altro del degrado assoluto. Così Lupo ha fatto dei volantini che provano a ipotizzare provocatoriamente, attraverso immagini e brevi testi, cosa diventerebbe la Fiera se assediata dalla speculazione edilizia, come la Pescheria.
Non distante dalle altre testimonianze, l’Assemblea Antisfratto ha raccontato, attraverso la voce di chi era lì a rappresentarla, le dinamiche complesse che investono attualmente Roma, città che per sue dinamiche interne vive compressioni e decompressioni continue, ma che forse per status symbol e gestione, racconta magistralmente le due velocità a cui vanno i luoghi, specie quelli dei Sud, quando smettono di esistere per se stessi.

Senza giungere ad alcuna conclusione, il dibattito ha lasciato in corpo molte vive riflessioni e scambi, e di fondo la certezza condivisa che senza la lotta dal basso il turismo, come tutte le altre oscene teste del capitalismo, non tramonterà e che attenderne il collasso inermi sarebbe infruttuoso oltre che il peggiore atto di complicità.



Désirée Carruba Toscano.

http://sicilialibertaria.it
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